BEANS BACON & GRAVY - LA NOSTRA MUSICA - Scarica MP3
Nulla è allo stesso momento tanto uguale quanto diverso come riesce ad esserlo la Musica.
Ogni Musica ha le sue radici, nasce dalla terra e dalle persone che la abitano, cercando di conservarsi e di preservarsi nel tempo uguale a se stessa diventando parte dell’identità dei Popoli.
Ma la Musica è sempre in movimento, viaggia, corre veloce e inarrestabile, passa e si tramanda di bocca in bocca, attraversa porte e muri, terre e fiumi, montagne e oceani.
Si infila di nascosto nelle menti, nelle tasche, nelle sacche, dentro tutto ciò che è servito e serve all’uomo per spostarsi e per comunicare, accompagna le memorie e le emozioni delle persone, incontrando altre memorie, altre emozioni ed altri suoni.
E così si trasforma e diventa sempre più ricca, non più uguale a prima ma comunque sempre sé stessa.
Quando incontra nuove terre mette nuove radici aspettando l’occasione per ricominciare a viaggiare di bocca in bocca.
La Musica è destinata ad incontrare e a far incontrare.
Non teme il nuovo: si lascia pervadere, contaminare e fecondare.
È così che nascono nuovi ritmi, nuove melodie e nuovi suoni , sempre uguali e sempre diversi dalla loro origine.
Questa è anche la storia della Musica che amiamo suonare, che abbiamo inseguito per tanti anni e che ancora oggi inseguiamo.
È Musica Popolare, la Musica di chi è scappato dalle sue terre in cerca di fortuna, emigrando lontano e portando con sé nulla più che la speranza per un futuro diverso e più uguale per sé e per gli altri.
Accompagnati dall’unica ricchezza in possesso di chi non aveva niente: i suoni e le rime, i passi di danza e gli strumenti tramandati per generazioni.
La Musica che amiamo suonare è la Musica dei pionieri emigrati dall’Europa dal 1700 in terra americana, ma anche delle persone che vivevano in libertà nelle loro terre in Africa e che furono ridotti in schiavitù o di chi quelle terre le abitava da sempre e fu vittima di guerre impari.
Ora questa musica viene chiamata Old Time Music, Appalachian Music, Cajun, Spiritual, Gospel.
Per noi è semplicemente Musica Popolare.
Una Musica rimasta uguale ma diventata diversa da quando si imbarcò sulle navi che salpavano dall’Europa e dall’Africa fino ad arrivare ai giorni nostri, arricchita da nuovi strumenti e compagni di viaggio, altre memorie e vecchie storie provenienti da altri parti del mondo per incontrarsi in una nuova terra.
La Musica che amiamo suonare è una Musica semplice ma diretta, che racconta sempre le solite storie di tutti i giorni, di dolori e di gioie, di amori e di tragedie, di donne e uomini e della loro quotidianità, storie sempre uguali e sempre diverse, allora come adesso, qui da noi come in ogni parte del mondo.
OLD TIME MUSIC
L’Old Time Music si sviluppò nel sud-est degli Stati Uniti, nelle regioni
confinanti con la catena dei Monti Appalachi, da cui deriva l’originaria
denominazione di Appalachian Music.
Già dal XVIII secolo, su queste montagne si insediarono i primi pionieri europei, originari soprattutto dalle Isole Britanniche e dediti all’agricoltura.
Oltre ai pochi arnesi con cui lavorare, alcuni pionieri si portarono appresso uno strumento popolare in tutta l'Europa: il violino o fiddle. Esso fu il primo vero strumento della Old Time Music , il cui utilizzo per molti anni fu concesso solo agli uomini, perchè ritenuto dalla morale puritana “peccaminoso in quanto strumento del demonio”. Per la stessa ragione, alle donne e ai bambini era permesso soltanto cantare senza alcun accompagnamento musicale.
Con il fiddle, i pionieri eseguivano "fiddle tunes", "jigs", "reels", 'hompipes", ovvero brani per danza originari e molto diffusi in tutte le isole britanniche.
La conformazione geografica piuttosto aspra della regione dei Monti Appalachi, creò una per quasi due secoli una sorta di isolamento sociale e culturale, dove ciò che proveniva dall’esterno rappresentava una potenziale minaccia e suscitava sospetto, determinando contestualmente una profonda depressione socio-economica che si è trascinata sino ai nostri giorni.
Curiosamente questo fenomeno di chiusura contribuì a preservare fino agli anni ‘20 il patrimonio musicale dei primi pionieri europei, permettendo il passaggio di generazione in generazione dei diversi brani nella loro forma originaria attraverso il conosciuto fenomeno della tradizione orale.
La musica dei Monti Appalachi si sviluppò, come già era avvenuto in Europa, principalmente come musica per la danza, essendo usata essenzialmente nelle feste contadine, per festeggiare gli avvenimenti tipici del lavoro della terra come la mietitura e la sgranatura.
Ben presto nuovi strumenti affiancarono il fiddle nell' esecuzione dei brani: il banjo, d'origine africana, il dulcimer, derivato dalla cetra europea, l'autoharp, derivata dall'arpa e poi la chitarra, il mandolino e, come percussioni, i cucchiai e lo washboard (asse per lavare).
I brani, per molto tempo, si caratterizzarono per l’esecuzione esclusivamente di tipo strumentale, fatta eccezione per le antiche ballate europee che subirono nel corso degli anni modifiche sostanziali dei testi, resi nel corso del tempo più consoni all’attualità della società e agli accadimenti che si verificavano.
Verso la fine dell’800, si diffuse l’usanza di cantare dei brevi testi durante l’esecuzione dei brani: spessi essi erano legati alla circostanza dell’esecuzione o a fatti accaduti ai musicisti. Da qui nacque l’usanza – per altro già presente in Europa - di produrre sulla stessa base musicale innumerevoli versioni cantate.
I testi raramente erano di tipo narrativo ed erano profondamente caratterizzati da un certo ermetismo ricco di non sense e sciogli lingua, venati da una sottile auto-ironia che sapeva rappresentare la semplicità dello stile di vita della gente comune.
I temi trattati erano tipici della tradizione musicale di tutti i popoli, con una forte aderenza alla vita di tutti i giorni: il lavoro, l’amore, i sentimenti, le difficoltà, i sogni, la caccia, le filastrocche per far divertire i bambini.
A seguito delle registrazioni effettuate dalla fine dell' 800, dapprima da ricercatori etnico-musicali poi dai primi talent-scout delle case discografiche, questa musica si diffuse nel resto degli Stati Uniti grazie alle radio, prendendo il nome di Old Time Music.
Nei primi decenni del ‘900, l’ Old Time Music inizio una vertiginosa evoluzione che diede vita a nuovi generi musicali, come il Bluegrass negli anni ’30, la canzone sindacale negli anni ’30 e ’40, la Country Music a partire dagli anni ’50, fino ad arrivare al Folk Revival, che negli anni ’60 mise in luce un giovane autore che da lì inizio la strada che rivoluzionò la musica moderna: Bob Dylan.
SCHEDA TECNICA
Il gruppo nasce nel 1979 attorno ad un comune interesse alle canzoni di Woody Guthrie e Pete Seeger ed al materiale attinto dalla tradizione musicale del periodo della Grande Depressione.
L'interesse ad una ricerca più approfondita sulle matrici originali della cultura musicale popolare nordamericana, spinge il gruppo a cercarne le origini attraverso una ricerca di carattere etnico-musicale, utilizzando materiali originali, pubblicazioni, incisioni d'epoca e registrazioni sul campo effettuate all’inizio del XX secolo da diversi ricercatori, in particolare Alan Lomax e la Library of Congress.
La ricerca ha così ripercorso a ritroso l'itinerario tracciato da forme e stili musicali diversi come il Bluegrass, il Gospel, lo Spiritual, il Cajun, il Blues, per arrivare infine all'Appalachian Music - più conosciuta come Old Time Music - ovvero la naturale evoluzione delle tradizioni musicali che i pionieri europei, installatisi dal XVIII secolo nella regione dei Monti Appalachi, portarono dalle loro terre di origine, permettendo al gruppo di costruire un repertorio di circa un centinaio di canzoni che spaziano tra questi diversi generi. La formazione è quella tipica di una String Band, completamente acustica e con una strumentazione che consente di riproporre le sonorità ed i timbri che caratterizzano questo tipo di musica adattandosi ai diversi contesti: teatri, locali, piazze, strade, cortili, sia in versione amplificata che acustica.
Il gruppo propone diversi interventi: spettacoli filologici o tematici, spettacoli improntati alle musiche per danze popolari, lezioni-concerto per scuole anche con percorsi integrati con gli insegnanti di inglese e di musica.
Da qualche anno, parallelamente alla produzione della tradizione americana, il gruppo ha avviato la rilettura di alcuni brani di Fabrizio De Andrè attraverso arrangiamenti che ripropongono le sonorità della tradizione Appalachiana, esibendosi in rassegne patrocinate dalla Fondazione “Fabrizio De Andrè”.
I Beans Bacon & Gravy nel corso della loro attività si sono esibiti nell'ambito di manifestazioni culturali, feste popolari, attività scolastiche, iniziative sociali o di solidarietà, rassegne e festival organizzati da enti pubblici e privati, organizzazioni sociali e culturali, scuole e università, centri sociali, comunità e carceri del Centro e Nord Italia ed in Svizzera. Il gruppo ha inoltre partecipato a rassegne e festival dedicate alla Musica e alla Danza Tradizionale quali Isola Folk, Sebino Folk, Festival BCMAI, Rassegna di Musiche Popolari di Forlimpopoli. Il gruppo è disponibile ad esibirsi in concerti, rassegne, feste, serate in locali, feste dedicate alle danze popolari, concerti per le scuole e seminari sulla tradizione musicale nordamericana.
È possibile scaricare gratuitamente alcuni pezzi prodotti dal gruppo, logo e fotografie dal sito www.beans.it
Il gruppo è formato da:
Celso Costantini - banjo, contrabbasso e voce
Angelo Nuzzo - dulcimer, autoharp, mandolino e voce
Mauro Rogora - violino, banjo, chitarra e voce
Paolo Rusconi - chitarra e voce
Sergio Tosi - voce solista, organetto diatonico, percussioni
Esigenze tecniche per concerti amplificati (a carico dell’organizzazione): impianto voce di potenza adeguata all'ambiente, mixer 16 canali, 8 ingressi jack per strumenti pre-amplificati con pick-up, 3 monitor spia, 8 microfoni con piantane, palco a norma misure minime m.4X3, luci se necessarie, 3 sedie senza braccioli, acqua.
Esigenze tecniche per concerti acustici: 3 sedie senza braccioli, acqua.
Costi: da concordare con l’organizzzione in base al contesto e alla distanza.
I Beans Bacon & Gravy non sono un gruppo professionistico e destinano i proventi dell’attività concertistica a sostegno di progetti umanitari e di solidarietà sociale.
Per contattarci: Angelo Nuzzo 0331/624201 e-mail: gruppo@beans.it
Per scaricare la nostra musica, visionare il nostro Album Foto-autobiografico e informazioni sulla nostra attività: www.beans.it